L'uso del biochar come ammendante del suolo non ha influito sulla qualità del vino in un vigneto di Müller Thurgau in Alto Adige (Italia)

Autori

  • Barbara Raifer Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy
  • Valentina Lucchetta Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy
  • Maximilian Loesch Amt für ländliches Bauwesen, Autonomous Province of Bozen/Bolzano, 39100 Bozen/Bolzano, BZ, Italy
  • Giulia Chitarrini Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy
  • Nikola Dordevic Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy
  • Aldo Matteazzi Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy
  • Christof Sanoll Centro di Sperimentazione Laimburg, 39040 Auer/Ora, BZ, Italy

Abstract

L'uso del biochar come ammendante in agricoltura ha origini antiche: mira a migliorare la fertilità del suolo modificandone le proprietà chimiche e fisiche. Oggi il biochar suscita interesse anche per il suo effetto di fissazione del carbonio a lungo termine. Dato l'elevato potenziale del biochar in termini di ritenzione idrica e di nutrienti, il suo utilizzo in viticoltura può potenzialmente compromettere la qualità dell'uva e del vino, dal momento che un moderato deficit idrico e una limitata disponibilità di azoto sono condizioni preliminari necessarie per una produzione di uva di alta qualità. Lo scopo di questo studio è stato quello di identificare gli effetti del biochar come ammendante del suolo sulla qualità dell'uva e del vino. Lo studio ha dimostrato che l'aggiunta di biochar puro e di biochar arricchito con compost nei terreni non ha influito negativamente sulle proprietà organolettiche del vino. Inoltre, non sono state riscontrate differenze significative tra i composti organici volatili (VOC) dei vini ottenuti da uve trattate con biochar e quelli del controllo non trattato. Il biochar puro o anche moderatamente arricchito con compost come ammendante non ha modificato in modo permanente la disponibilità di azoto nel suolo, né ha alterato la crescita vegetativa o la produttività delle viti. Pertanto, l'uso del biochar in viticoltura può essere raccomandato per correggere il pH del suolo, aumentarne l'assorbimento e la ritenzione idrica e per il sequestro di carbonio a lungo termine, senza effetti deleteri sulla crescita o sulla produttività, mantenendo così la qualità del vino ottenuto.

DOI:

https://doi.org/10.23796/LJ/2024.003

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Pubblicato

27.02.2024

Come citare

Raifer, B., Lucchetta, V., Loesch, M., Chitarrini, G., Dordevic, N., Matteazzi, A., & Sanoll, C. (2024). L’uso del biochar come ammendante del suolo non ha influito sulla qualità del vino in un vigneto di Müller Thurgau in Alto Adige (Italia). Laimburg Journal, 6. https://doi.org/10.23796/LJ/2024.003

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